I Musei Vaticani non sono solo una tappa imperdibile per chi visita Roma, ma rappresentano anche uno dei luoghi d’arte e cultura più importanti del mondo. Con una storia che risale a oltre 500 anni fa, questi musei ospitano una delle collezioni d’arte più grandi e ricche del pianeta, attirando milioni di visitatori ogni anno. Ma oltre ai capolavori che custodiscono, i Musei Vaticani nascondono una serie di numeri e curiosità affascinanti che raccontano il loro impatto globale e l’incredibile vastità delle loro collezioni.
7 chilometri di gallerie
Le collezioni dei Musei Vaticani si estendono lungo oltre 7 chilometri di corridoi e gallerie, rendendo quasi impossibile visitare tutto in un solo giorno. Si dice che servirebbero almeno quattro giorni per vedere tutto con calma.
70 mila opere e 1400 stanze
I Musei Vaticani ospitano più di 70.000 opere d’arte, anche se solo una parte è esposta. Tra queste ci sono capolavori di Michelangelo, Raffaello, Leonardo da Vinci e Caravaggio.
Le gallerie e le sale dei Musei Vaticani sono dislocate su oltre 1.400 stanze, tra cui le celebri Stanze di Raffaello, che contengono affreschi straordinari del grande maestro rinascimentale.
La Cappella Sistina ha più di 500 anni
La Cappella Sistina, una delle principali attrazioni dei Musei Vaticani, fu completata nel 1481. Il suo soffitto, affrescato da Michelangelo tra il 1508 e il 1512, è considerato uno dei più grandi capolavori artistici della storia dell’umanità.
Più di 20.000 visitatori al giorno
Durante l’alta stagione turistica, i Musei Vaticani possono accogliere più di 20.000 visitatori in un solo giorno. Questo rende le visite piuttosto affollate, soprattutto nelle aree più famose come la Cappella Sistina e le Stanze di Raffaello.
Più di 100 nazionalità tra i visitatori
1.200 pezzi d'arte restaurati ogni anno
Oltre 50 gallerie espositive
I Profeti
Nel soffitto sono raffigurati anche i profeti biblici, tra cui Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele. Ogni profeta è rappresentato con un’espressione e una postura che riflettono la sua personalità e il suo ruolo come portatore di messaggi divini. Michelangelo ha usato un forte contrasto tra luce e ombra per accentuare la drammaticità delle figure e dei loro gesti. I profeti sono spesso ritratti con libri e rotoli che simboleggiano le loro profezie e la loro missione di comunicare la parola di Dio.
Musei Vaticani mon amour!
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